Il giornale di OliveVive questa volta ha deciso di parlarvi di una piccola realtà livornese, il Bar Buffet da Aurelio al Cisternino.
Luca, il proprietario, ci racconta come nasce la sua passione per l’olio extravergine di oliva, e come sono cambiate le cose da quando lo utilizza nella sua cucina.
Luca viene da una famiglia contadina marchigiana, che trasferitasi a Livorno, decide nel 1962 di aprire una nuova attività. Si propongono panini e piatti casarecci legati alla tradizione, con un’attenzione particolare legata alla qualità del prodotto.
Riccardo Scarpellini, semplice e sfuggente cliente del Bar, inizia a “corteggiare” Luca – come lui stesso ci racconta – ed ogni volta che va pranzo da lui gli lascia sul tavolo una bottiglia d’olio, dicendo : “Luca, assaggialo”.
Assaggio dopo assaggio, Luca si innamora di questo prodotto e capisce che esistono davvero le categorie, e che l’olio proposto da Riccardo è di una categoria superiore rispetto a tutti gli altri.
Ma perché proprio l’olio? Perché la cucina di Luca è semplice, e le cose semplici sono sempre le più buone, se poi si tratta di eccellenza lo sono ancora di più.
Luca definisce l’olio come “l’eccellenza della semplicità”. Ed è proprio vero.
Il momento decisivo, di svolta, osiamo dire, è quando inizia ad utilizzarlo in cucina, sia in cottura che a crudo. Vede un cambiamento davvero notevole e si rende conto che non tutto va bene su tutto: un esempio?
La coratina non va bene su uno spaghetto all’olio, ma quando condisce una zuppa sente tutta la sua potenza.
Luca in città è noto in particolare per due prelibatezze: la porchetta e il pane e pomodoro.
Ci racconta che prima cuoceva la porchetta nell’olio di semi, adesso utilizza extravergine anche per quella. La differenza? Lo scarto di lavorazione, prima nero, adesso trasparente.
E poi arriva pane e pomodoro.. l’emblema della semplicità.
Luca serve ai suoi clienti semplice pane e pomodoro e chiede di annusare, successivamente condisce con un filo di Primo dei Frantoi Cutrera, e chiede di farlo di nuovo. Ecco che avviene il salto di qualità, l’olio esalta un piatto semplice e lo rende pura poesia.
Infine, chiediamo se adesso indirizza i suoi clienti verso la celta degli oli e queste sono le sue proposte:
Titone Blend su fagioli cannellini lessi, la Coratina sulle zuppe, Costa del Riparo di Marco Viola e Primo dei Frantoi Cutrera su pane e pomodoro, ed infine Riflessi di Fonte di Foiano sulle verdure grigliate e al forno.